sabato 21 gennaio 2012

Bortsch

Ho già parlato delle insalate come parte fondamentale della cucina russa. Ecco un altro pezzo importante - le minestre. La minestra è praticamente obligatoria a nostra tavola. In qualsiasi paese il turisto russo controlla per prima se c'è un supchik / супчик simpatico sul menu (nella magiorparte dei casi non c'è proprio nessun supchik...).

Quando i russi si informano come vanno le cose con il supchik in Italia, di solito, la confusione si multiplica. Un russo chiede: 'Che minestre avete nella cucina italiana?' e l'italiano risponde: 'Boh.. minestrone, minestrina, minestra della nonna...' Russo a quel punto fa la faccia gentile (sì, ce l'abbiamo anche questa ;) e pensa 'Poveretti... un po' poche..' ))  Tutto perché? perché in Russia le minestre hanno i nomi!

C'è bortsch/борщ - minestra con cavoli, carote e barbabiettola, uha/уха - la zuppa di pesce, rassolnik/рассольник - minestra con i cetrioli salati, sci/щи - minestra con il cavolo fermentato,  svekolnik/свекольник - zuppa fredda con barbabiettola, solianka /солянка - una zuppa molto ricca con carni misti.

Probabilmente dalla discrizione non sembrano molto appetitose, ma in vita reale sono molto più attraenti.

Questo sabbato ho fatto un bortsch. Buonissimo, relativamente facile e perfetto per quando fuori regna l'aria siberiana.
Portare all'ebollizione il brodo di manzo. Io lo faccio con un bel ossobuco, lasciato bollire per al meno 2 ore (non salato).
Quando il brodo bolle, aggiungere il cavolo bianco, tagliato finemente a pezzettini lunghi.
In seguito aggiungere le patate.
In una padella soffriggere la cipolla.

Aggiungere alla cipolla le carote fresche grattugiate e barbabiettola bollita anche essa grattugiata.
In fine versare il passato di pomodori nel misto di carote-barbabiettola-cipolla. Lasciare sul fuoco per 5 minuti.
In fine aggiungere il misto colorato al brodo nella pentola con il brodo.
Lasciare bollire al fuoco bassissimo ancora per 10 minuti. Servire caldissimo con un po' d'aglio in ogni piatto, yoghurt greco (smetana) e prezzemolo/erba cipollina.
La cosa curiosa è che bortsch dopo un giorno divente ancora più gustoso e ricco, si può tranquillamente prepararlo la sera e servire a pranzo il giorno dopo, aggiungendo anche un po' di carne dal'ossobuco.
Приятного апетита!/ Prijatnogo apetita!






mercoledì 18 gennaio 2012

Braccialetto di granato



Mi sono resa conto che la cucina russa non è conosciuta (che sorpresa!) da nessuna parte (
Ancora meno in un paese talmente viziato gastronomicamente come Italia.

Direi che è ora di cambiare lo status quo e aggiungere un po' di 'esprit slave' anche a tavola.

Le plat fard, il meglio di meglio della tavola russa, ne sono sicura, sono le sue numerosissime insalate (tra cui anche quella russa, hi-hi). Ma per lanciare la rubrica ho scelto un'insalata con carattere )) Si chiama il braccialetto di granato.

Attenzione! Due zuccherini per gli intellettuali linguistici:
1) Braccialetto di granato / Granatovij Braslet (Гранатовый Браслет) è titolo di un romanzo di Aleksandr Kuprin (1870-1938), famoso scrittore russo, emigrato dopo la rivoluzione in Francia.
2)  In russo la parola 'гранат'/granat si usa sia per il minerale granato sia per il frutto melograno.

La ricetta dell'insalata è molto semplice: tutti gli ingredienti si mettono a strati con un po' di maionese mescolato con yoghurt greco tra gli strati e un po' di sale.
Ecco la sequenza dei strati:
1. patate bollite e grattuggiate
2. barbabiettola bollita e grattuggiata
3. carote bollite e grattuggiate
4. noci
5. pollo bollito
6. cipolla sofritta
7. uova bollite e grattuggiate
8. melograno

Per i fanatici: c'è chi ci tiene a riprodurre anche la forma del braccialetto, si fa così: si mette il bicchiere in mezzo al piatto e quando tutti strati sono in posa - si toglie.
Приятного апетита!!








 

lunedì 16 gennaio 2012

Galaverna blin!


Con questo post vorrei cominciare una serie di messaggi preparativi per il mio anonimo commentatore che sta per partire tra 2 mesi a .... tadadada - Mosca! Niente paura, compagni, lo facciamo in raz, dva, tri... (cioè in un battibaleno) ed ecco la prima scaltrezza.

A molti mie seguaci la lingua di Gogol e di Dostoevskij a prima vista sembra un po' challenging... non difficile - no, per carità! - ma come dire... un po' impervia..

Allora vi dico un segreto, per sciogliere il primo ghiaccio bisognerebbe introdurre nel modo tutto naturale le parole russe al posto delle parole usate repetitivamente in itliano. Ad esempio:

Cribbio! - Blin!/ Блин!
Va bene - Kharasho-kharasho / Хорошо-хорошо
Uguale.. - Vse ravno/ Все равно..
E allora..? - Nu i chto..?
Chego-chego - a nichego!
Si! - Da / Да
No! - Niet / Нет
Dio mio..! Zhest! / Жесть (oppure ж-е-е-еесть)!
Certo! - Kaneshno! Конечно!
Sei scemo? - Ti cho, durak chto li? Ты чо, дурак что ли?
Dai! - Davai-davai! /Давай-давай! oppure Nu-ka / Ну-ка (con curiosità)


Passiamo alla pratica.

Situation 1
Mamma dice: Sei già un ora al telefono!
La tua risposta: Nu i chto! Stiamo risolvendo un'equazione difficile!

Situation 2
Stai guidando, sei in ritardissimo e la macchina davanti fa gara con le lumache.
La tua risposta: Davai-davai! Svegliati, chudovisce (mostro)!

Situation 3La mattina presto esci dalla casa e vedi tutti gli alberi ricoperti di bianco...La tua risposta: Bliiiin, galaverna!

Completiamo questa tappa con rinominazione degli amici secondo algoritmo:
Ale - Sasha
Ele - Lena
Filo - Fil
Piero - Petia
Vasco - Vassia
Irene - Ira
Sergio - Serij
Daniele - Den

E al posto di Ciao! dite un deciso Paka-paka! a tutti.

sabato 14 gennaio 2012

In Russian mood

Girolando su internet ho trovato le opere di questo pittore russo Владимир Конев che creano e rappresentano in modo incredibile l'atmosfera della Russia. Enjoy!

















Il cuore di ghiaccio






































In ogni città russa più o meno grande per il Capodanno costruiscono una citadella di ghiaccio (Снежный Городок/Snezhnij Garadok).

Di solito vi riprendono i personaggi delle favole russe o cartoni animati (eccetto Disney, naturalmente :) e creano le scultture di ghiaccio meravigliose.

Questo gorodok funziona anche come parco giochi: ci mettono le chine ghiacciate, costruite sui sopporti di legno.

Quindi se andate in Russia in questi giorni, approfittatene assolutamente!

lunedì 9 gennaio 2012

Sulle ale della notte

Stamattina mi sono svegliata alle 6.00, per prendere l'aereo alle 8.45. Nella finestra c'era il buio cosmico - la Russia quest'anno ha abandonato il passaggio all'ora legale e il paese è immerso nell'oscurità.

Abbiamo scoperto che l'aereo è in ritardo di otto ore e ho continuato a contemplare il cielo:

Le 7.00 - buio-buio-buio

Le 8.00 - buio-buio.

Le 9.00 - ancora buio.

Le 10.00 - l'ultimo buio prima dell'alba.

Le 10.15 - l'alba, mite e insicura.

Ecco perché non ci servono le persiane )))

PS. L'impatto psicologico ed economico di questa mossa è poco chiaro.

martedì 3 gennaio 2012

Sono a casa

I 10 indizi per realizzare che siete in Russia:

1. Quando vi svegliate di notte con l’intenzione di mangiare qualcosina, la prima cosa che trovate in frigo è il vasetto di caviale.

2. Nonostante il fatto che fuori fa -15, vi svegliate di notte perché fa troppo caldo e l’unico modo per avere un po’ d’aria fresca è aprire la finestra.

3. Sotto il pino natalizio il Babbo Natale è accompagnato da una tipetta in blu (come si scopre dopo – è la sua nipote).

4. Nel frigo, insieme al vasetto di pesto alla genovese e olive tagiasche c’è il formaggio del tipo Gauda e Smetana.

5. Il regolamento condominiale è un attavismo, per questo i nostri vicini possono suonare il pianoforte (le gamme!) alla mezzanotte e io (!) faccio sapere il mio disappunto a proposito a tutto il condominio sbattendo i tubi di radiatori.

6. Quando la persona davanti a te al supermercato non ha la tessera di fidelità, tu gli proponi di passare la tua – commentando ‘Fa bene a voi (perché dà lo sconto), fa bene a noi (perché accumula i punti).’ Sarà un rompicapo per i marketologi.

7. Alle ragazze in fatti conviene mettere gli stivali con tacchi a spillo – è l’unico modo di fissare il piede, camminando sullo strato di neve ghiacciata.

8. Vi chiedete ‘Ma perché in Italia ti mettono la pelliccia sulle scarpe come un elemento puramente decorativo?’

9. Il pavimento degli spogliatoi di una piscina universitaria è riscaldato.

10. Vi sentite in profondo imabarazzo di dover confessare che non possedete né i-pad, né i-phone e nemmeno un i-pod. (ammettere che in realtà avete un i-phone della prima generazione sarebbe un suicidio sociale).

domenica 1 gennaio 2012

Giovanna d'Arco a cavallo bianco


Andata allo sportello come 'Giovanna d'Arco a cavallo bianco' era il commento di mio marito per esprimere il mio stile unico di trattativa commerciale con la banca di fiducia. Ho solo da rispondere che non è così unico per i Russi. Solo l'idea che nell'universo esiste la possibilità che i due parti si mettono a discutere con tono amichevole (!), rigorosamente con sorriso (!!) delle cose che non vanno per la colpa di uno dei due (!!!) e riescono a sistemare tutto nel miglior modo possibile sempre con sorriso, rimanendo quasi amici è abbastnza inconcepibile per me. Perché?

Provo spiegarlo con gli esempi pratici.

Io: Ho scoperto che ogni bonifico che faccio mi costa un pacco di soldi.
Banca italiana: Aspetti un attimo, verifichiamo insieme il suo contratto.
Banca russa: Legga meglio il suo contratto, c'è scritto tutto.

Io: Ma esiste un contratto più conveniente per la mia situazione?
Banca italiana: Sa, le condizioni di bonifico sono negoziati singolarmente con i clienti. Adesso vediamo.
Banca russa: No, il contratto è questo. Se non le piace, può sempre andare da un'altra banca.

Una situazione per niente ipotetica. Le cose hanno comminciato a scaldarsi sempre di più, il direttore della filiale continuava a darmi del tu, mentre io risponevo con un freddo 'Lei'.
Al punto culminante stavo per dire: Come mai il mio marito paga 7 volte di meno per i suoi bonifici? non 2, non 3, non 4, non 5 - ma 7 volte di meno? C'è qualcosa che non va con me? è perché sono russa? o perché vi sembro una ciuccia?

Ma a mio marito è venuto un tic all'occhio che ho interpretato come segnale di star zitta nonostante tutta l'ingiustizia bonificale. Ci siamo salutati e in giro di 2 ore (!) la situazione è stata risolta al mio favore. Sono rimasta a bocca aperta... Non ho neanche comminciato a litigare..

La morale di questa favola è que le negoziazioni con i russi possono essere pesanti e litigiose. Ma non sempre per la loro cattiveria, molto spesso per il desiderio di chiarire le cose in modo fulminante senza badare alle conseguenze di tal approccio emotivo. Il miglior modo per un italiano di uscirne è di mostrarsi gentile, comprensivo e onesto oltre le aspettative. Questo, vi assicuro, è l'unica cosa che un russo non si aspetta. Occorre far vedere che quello che conta per l'azienda, sono i rapporti con i clienti e tutto il resto è l'affaccendamento perfettamente aggiustabile (ovviamente, se lo è :).