lunedì 9 aprile 2012

Domenica delle palme... o quasi-palme


Domenica delle palme... Già in Nord Italia abbiamo qualche difficoltà con la coltivazione delle palme (per una russa questo, di per sé, è una non-conformità atroce: ma in Italia le palme non crescono ovunque???)

Quindi, anche se in certe fonti lo è scritto esplicitamente, via le palme!!
Usiamo piuttosto i rami di ulivi, perché no? Italia, olio d'oliva, ulivi - ci sta. (Come fanno quelli di Bolzano, non lo so... accordi con i clan mafiosi del Meridione? coltivazione domestica? gemellaggio con alcune località greche?)

Il tocco italiano però consiste nell'usare i rami di ulivo maaa (!) chiamarli 'palme' lo stesso - una soluzione semplice e elegante, costi sostenuti, rapporti con territorio rinforzati e poi, semplicimente carino, cosa dire? - made in Italy.
(non spieghiamo niente alle russe, no: quando dico palme intendo ulivi e quando dico ulivi intendo palme... Chi deve saperlo, lo sa e ba-sta).

A quel punto mi chiedo perché hanno scelto proprio l'ulivo? Si poteva benissimo usare una cosa più tranquilla (ramo di nocciolo, di tiglio) no? Tanto lo chiamiamo 'palma' lo stesso.

E in Russia invece le palme non crescono proprio :(
nemmeno gli ulivi... Come fare?
Non c'è prablema (come dicono i miei compagni), l'ingegno inventivo non ci manca mai. Prendiamo qualcosa di molto simile, facile da trovare, che sa di primavera e sembra un po' magico... i rametti di salicone (un parente di salice) ad esempio, perché no?

Il mio primo pensiero era che i ciuffetti di salicone assomigliano alle olive... Vero? Ma che centrano le palme in tutta sta storia??? Non ho ben capito.

Comunque, il salicone in russo si dice верба(verba) e la domenica delle palme - Вербное Воскресенье (verbnoie voskresenie).

Vi auguro un buona domenica del salicone! (era ieri:)

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