Vi è sempre piaciuto il russo ma non vi siete mai azzardati a studiare la lingua degli zar? Allora THE TIME IS NOW - impariamolo una volta per sempre, per scoprire che a parte la babushka esiste anche il dedushka, che bortsch è un piatto tipico ucraino e che la melodia più natalizia del mondo (che appare perfino nella puntata natalizia dei Simpsons) è "Lo schiaccianoci" di P.I. Tchajkovskij!
venerdì 17 febbraio 2012
Chi è Matrioshka?
I guru dell'Internet affermano che è stata inventata alla fine del 1800. Matrioshka è probabilmente un diminutivo del nome Matriona (oppure Matrona) e può rappresentare una madre di famiglia con i suoi figli di età diversa.
Diversamente da quello che immaginano i turisti, i bambini russi non gioccano con le matrioshke - è solo un souvenir, non le teniamo neanche a casa, a giorno d'oggi sono un prodotto da export, un prodotto unico e fortemente legato alla cultura russa. Il foulard della matrioshka si chiama Platok (платок), l'abito colorato è Sarafan (сарафан).
E infine, solo per le anime buone: se mettete dentro una matrioshka il foglio con un desiderio, dicono che se realizzerà in poco tempo!
Buona fortuna! (Udachi/ Удачи!)
sabato 14 gennaio 2012
In Russian mood






martedì 3 gennaio 2012
Sono a casa
1. Quando vi svegliate di notte con l’intenzione di mangiare qualcosina, la prima cosa che trovate in frigo è il vasetto di caviale.
2. Nonostante il fatto che fuori fa -15, vi svegliate di notte perché fa troppo caldo e l’unico modo per avere un po’ d’aria fresca è aprire la finestra.
3. Sotto il pino natalizio il Babbo Natale è accompagnato da una tipetta in blu (come si scopre dopo – è la sua nipote).
4. Nel frigo, insieme al vasetto di pesto alla genovese e olive tagiasche c’è il formaggio del tipo Gauda e Smetana.
5. Il regolamento condominiale è un attavismo, per questo i nostri vicini possono suonare il pianoforte (le gamme!) alla mezzanotte e io (!) faccio sapere il mio disappunto a proposito a tutto il condominio sbattendo i tubi di radiatori.
6. Quando la persona davanti a te al supermercato non ha la tessera di fidelità, tu gli proponi di passare la tua – commentando ‘Fa bene a voi (perché dà lo sconto), fa bene a noi (perché accumula i punti).’ Sarà un rompicapo per i marketologi.
7. Alle ragazze in fatti conviene mettere gli stivali con tacchi a spillo – è l’unico modo di fissare il piede, camminando sullo strato di neve ghiacciata.
8. Vi chiedete ‘Ma perché in Italia ti mettono la pelliccia sulle scarpe come un elemento puramente decorativo?’
9. Il pavimento degli spogliatoi di una piscina universitaria è riscaldato.
10. Vi sentite in profondo imabarazzo di dover confessare che non possedete né i-pad, né i-phone e nemmeno un i-pod. (ammettere che in realtà avete un i-phone della prima generazione sarebbe un suicidio sociale).
domenica 1 gennaio 2012
Giovanna d'Arco a cavallo bianco

Andata allo sportello come 'Giovanna d'Arco a cavallo bianco' era il commento di mio marito per esprimere il mio stile unico di trattativa commerciale con la banca di fiducia. Ho solo da rispondere che non è così unico per i Russi. Solo l'idea che nell'universo esiste la possibilità che i due parti si mettono a discutere con tono amichevole (!), rigorosamente con sorriso (!!) delle cose che non vanno per la colpa di uno dei due (!!!) e riescono a sistemare tutto nel miglior modo possibile sempre con sorriso, rimanendo quasi amici è abbastnza inconcepibile per me. Perché?
Provo spiegarlo con gli esempi pratici.
Io: Ho scoperto che ogni bonifico che faccio mi costa un pacco di soldi.
Banca italiana: Aspetti un attimo, verifichiamo insieme il suo contratto.
Banca russa: Legga meglio il suo contratto, c'è scritto tutto.
Io: Ma esiste un contratto più conveniente per la mia situazione?
Banca italiana: Sa, le condizioni di bonifico sono negoziati singolarmente con i clienti. Adesso vediamo.
Banca russa: No, il contratto è questo. Se non le piace, può sempre andare da un'altra banca.
Una situazione per niente ipotetica. Le cose hanno comminciato a scaldarsi sempre di più, il direttore della filiale continuava a darmi del tu, mentre io risponevo con un freddo 'Lei'.
Al punto culminante stavo per dire: Come mai il mio marito paga 7 volte di meno per i suoi bonifici? non 2, non 3, non 4, non 5 - ma 7 volte di meno? C'è qualcosa che non va con me? è perché sono russa? o perché vi sembro una ciuccia?
Ma a mio marito è venuto un tic all'occhio che ho interpretato come segnale di star zitta nonostante tutta l'ingiustizia bonificale. Ci siamo salutati e in giro di 2 ore (!) la situazione è stata risolta al mio favore. Sono rimasta a bocca aperta... Non ho neanche comminciato a litigare..
La morale di questa favola è que le negoziazioni con i russi possono essere pesanti e litigiose. Ma non sempre per la loro cattiveria, molto spesso per il desiderio di chiarire le cose in modo fulminante senza badare alle conseguenze di tal approccio emotivo. Il miglior modo per un italiano di uscirne è di mostrarsi gentile, comprensivo e onesto oltre le aspettative. Questo, vi assicuro, è l'unica cosa che un russo non si aspetta. Occorre far vedere che quello che conta per l'azienda, sono i rapporti con i clienti e tutto il resto è l'affaccendamento perfettamente aggiustabile (ovviamente, se lo è :).
giovedì 17 febbraio 2011
Medvedev e Cipollino o la storia dell'amicizia italo-russa
Attualmente ci sono al meno 30 mila italiani che studiano il russo e 45 mila russi che studiano italiano. Il mio modesto obiettivo sarà di allineare questi due numeri :) quoi qu'il arrive!
Dmitri Anatolievich ha detto anche che i Russi si sono italianizzati già parecchio visto che la delegazione russa NON utilizzava le cuffie per ascoltare il discorso di Napoletano (hmmm... io potrei immaginare un paio di altri 'perché' di questa situazione ma ruvinerebbe il patos..) tanto le parole come: versace, gucci, prada, lamborghini, ferrari, martini, chianti, p*ttane e mafia (che ormai fa parte anche del patrimonio russo) sono ben sufficenti per esprimersi (in certi ambienti).
Il visuale pubblicitare di questo scambio culturale lo vedo così:
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Studiare insieme! |
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Sostenersi sull'arena internazionale |
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Guardare nella stessa direzione |
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Godere le diversità! |
Ma per completare il discorso l'amicizia italo-russa è comminciata molto prima, ancora negli anni rossi, quando un modello di Fiat è diventato il prototipo di жигули (automodile russo) e autore russo Maxim Gorky discriveva nelle sue opere la vita di Napoli. E il vero ambasciatore italiano, lo conoscono tutti i russi, sarebbe un mascotte di 2011 perfetto. E' Cipollino (мальчик-луковица)!!! Signorsì, è proprio lui:
Non avete mai sentito parlare di un ragazzoto-cipolla? Ecco un resumé delle "Avventure di Cipollino" di Gianni Rodari:
Viva l'amicizia italo-russa!
"Dopo l’arresto del padre per un fatto “gravissimo”, aver cioè schiacciato i piedi al Principe Limone, Cipollino parte per il mondo ad imparare, a studiare una cosa sola: i bricconi.Entreremo così in un mondo fantastico fatto di frutta e verdura, con personaggi curiosi come Sor Zucchina, Mastro Uvetta, il Cavalier Pomodoro, i Limonacci, Pirro Porro..
Cipollino in questo mondo troverà simpatici e fedeli amici e anche loschi nemici, scoprendo così il valore della solidarietà e della amicizia.
I racconti di Rodari sono per bambini, ma anche i più grandi posso divertirsi in questo mondo di fantasia!"